NightMore nasce dal desiderio di riuscire a creare narrazioni senza alcuna premeditazione, abbandonandosi a sensazioni e sogni.
Le immagini non hanno obbligatoriamente un senso compiuto: sono suggestioni, indizi che possono condurre a realtà differenti.
Si situano in quello stato fluttuante della coscienza che genera illusioni e visioni. Immagini ipnagogiche ricevute abbandonando sé stesso a ciò che il pre-sonno regala, in una attesa senza forzature.
GianLuca Groppi pratica l’arte come necessità, utilizzando mente e medium fotografico per esprimere la propria poetica: raccoglie e mette in scena, per disvelare e bonificare, i malesseri, i vuoti e le ansie della società, ammantandoli di un humor salvifico.
NightMore rappresenta la maturità artistica ma vuole anche essere un compendio di tutta l’attività di Groppi e dei numerosi cambiamenti che l’hanno caratterizzata.
Mutazioni, appunto, della cui omonima serie proporremo, per consentirvi un approfondimento e per stimolare la vostra curiosità, in aggiunta alcune opere.