Galleria d'Arte Contemporanea
Contemporary Art Gallery

Mangano Galleria d'Arte è lieta di presentare "Nuovi Angeli - Nuove Carte", mostra personale di Omar Galliani. Il percorso espositivo comprende una selezione di carte realizzate dal 1979 al 2025. Presenti numerosi inediti a matita o a pastelli su carta, parte del ciclo "Nuovi Angeli", che dà il titolo alla mostra.

«C'è un tempo sospeso che solo la carta conosce», scrive Pierpaolo Mangano. «È il tempo del disegno, del segno che si posa piano, come la polvere sui secoli. In un mondo che dimentica la mano, Galliani riafferma il primato del disegno. Omar Galliani, maestro indiscusso della grafite, torna in questa mostra alla grammatica essenziale del gesto: il disegno su carta, luogo originario dove l'arte non grida, ma sussurra. I suoi angeli - non quelli delle pale d'altare, ma figure laiche, introverse, quasi intime - abitano questo universo fragile e sontuoso fatto di fogli, velature, chiaroscuri. Sono angeli che non hanno bisogno di dogmi: bastano una matita, una mano e uno sguardo che ricorda. Galliani non dipinge il sacro, lo insegna a respirare nel presente, con la pazienza dell'orafo e la memoria del Rinascimento».

Scrive Omar Galliani: «Se tutti gli angeli guardando il mondo si tenessero stretti e, invocando un ultimo volo dentro all'ultima luce, aprissero quella finestra che non permette passaggio alcuno e insieme stringessero tutte le stelle in un pugno di raggi assorti e confusi nell'ultimo tempo di tutti i tempi, allora anche i miei disegni blu, rossi, neri, i senza colore brucerebbero di un rogo antico. I miei angeli volano basso tenendo stretti i pastelli, le matite e i fogli di mani senza tempo. Volano basso su nuovi volti tatuati tra codici d'Oriente e Occidente, salutano ad occhi chiusi gli angeli che dal Correggio a Vogue attraversano le vie del mondo».

“Electric Enemies” (2016, 72x102 cm) di Mario Consiglio, realizzata in gomma piuma e lycra, propone un intenso dialogo tra forma e colore. Su un rettangolo di magenta vibrante, le lettere in rilievo si stagliano con forza tridimensionale, sospese tra morbidezza tattile e lucentezza del tessuto. La tecnica, che frammenta il disegno su compensato e lo “lievita” con la gomma piuma, conferisce tensione visiva e dinamismo. Non semplice lettering, ma manifesto ironico e provocatorio: nemici elettrici come metafore della conflittualità moderna. Un pezzo unico che interroga lo spettatore tra bellezza e conflitto, incarnando l’arte viva e pulsante di Consiglio.