PIER VINCENZO RINALDI
31 il restauro conservativo di Palazzo Guazzoni-Zaccaria e la nuova realizzazione della piazza Spinadesco a Cremona e la riquali cazione di alcune cascine cremonesi. Nel 2010 dirige l’allestimento di una mostra di Mario Merz presso la Galleria Salvatore Ala di Milano riproponendo il primo tavolo spirale con fascine realizzato dall’artista nel 1970 e mai più esposto e viene invitato da Fortunato D’Amico a partecipare alla mostra “Culture-Nature” nell’ambito della Biennale di Venezia sezione Architettura, in cui presenta una serie di lavori dal titolo Artigli . Nel 2011 progetta l’allestimento di unamostra di Pier Paolo Calzolari a Cà Pesaro Venezia e rma l’allestimento della mostra di Fausto Melotti al MADRE di Napoli. Nello stesso anno, terminano i lavori di riquali cazione di u ci e depo- siti artistici a Milano progettati anni prima. Nello stesso anno si occupa della progettazione degli allestimenti delle mostre di Arte Povera che si sono svolte a Bergamo in Palazzo Podestà e a Napoli nella Chiesa di Donnaregina Vecchia. Nel 2012 collabora all’importante mostra, sempre di Pier Paolo Calzolari, nelle Galerie Marianne Boesky e Pace Gallery a New York, ottenendo il secondo posto nella speciale classi ca delle migliori mostre d’arte dell’anno allestite nella metropoli statunitense. Nello stesso anno muore la moglie Lucia. Nel 2013 dirige il restauro conservativo di Ago, lo e nodo di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen di Piazzale Cadorna a Milano. Il restauro venne illustrato nel Congresso Nazio- nale IGIIC di Bologna in ottobre. Nello stesso anno si occupa del progetto e del coordinamento dell’allestimento della mostra di Marc Quinn presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia e progetta l’allestimento di una mostra di Armand Schulthess presso gli spazi settecenteschi del nascente MAI - Museo di Arte Irregolare di Sospiro. Nel marzo 2014, ancora per il MAI, rma l’allestimento di “Women”, unamostra di ventuno fotogra e di Lisetta Carmi e ventuno cartoni bifacciali di Piero Ghizzardi. Pier Vincenzo Rinaldi muore a Cremona l’8 dicembre 2016. Nel 2019, Francesca Cattoi e Marcella Ferrari, che dal 2003 hanno lavorato con Rinaldi a molti dei progetti elencati da quell’anno in poi, iniziano un percorso di ricerca e studio dei suoi disegni e opere prevalentemente dedicati alle intersecazioni tra arte e architettura in collaborazione con la famiglia dell’artista, in particolare la sorella Maria Rita, il cognato Attilio Marca e il nipote Aurelijus Marca e la parte- cipazione, dal 2020, di Alessia Salerno, che ha iniziato la sua amicizia e collaborazione con Rinaldi nel 2006 presso la Fondazione Prada. La mostra “Il peso del vuoto” è il primo evento espositivo nato da questo lavoro ormai quinquennale, cui ora si aggiungono Guglielmo Aschieri Emilio, amico fraterno di Rinaldi, e Pierpaolo Mangano. Pier Vincenzo Rinaldi a Ronchamp nel 2012
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