PIER VINCENZO RINALDI

Pier Vincenzo Rinaldi conclude il suo percorso terrestre nel dicembre 2016. Il tumore ha scavato l’interno dei suoi organi vitali. Da uomo di cultura quale era, ha saputo cogliere, nelle numerose immagini tomogra che che ha dovuto vedere, a rontando prima la malattia della moglie Lucia e poi la sua, la similitudine tra la proliferazione delle cellule cancerogene con la ripetizione in nita di un motivo decorativo. Come architetto, la similitudine tra le fonda- menta biologiche del nostro corpo e l’indissolubile legame tra gli organi vitali e la progettualità di un edi cio o di una installazione artistica non gli era sfuggita. Immaginiamo che dovesse trovare sollievo nella elaborazione e ripetizio- ne di queste forme. I disegni ci mostrano, nella facilità del tratto e nella de nizione delle forme, così come nella scelta dei colori e delle parti da lasciare solo a matita, la profondi- tà della sua ricerca che univa gli insegnamenti dell’arte e dell’architettura. Dalla frequentazione con artisti di fama internazionale, nonché dall’aver praticato l’architettura come professione, Rinaldi ha potuto sviluppare la sua forza creatrice in più settori, che si sono intersecati durante la sua vita e si sono condensati nelle opere qui presentate. Dobbiamo questo primo momento espositivo della sua produzione artistica alla determinazione di Guglielmo Aschieri Emilio e Aurelijus Marca, cui si a anca il lavoro iniziato da chi scrive dal 2019 insieme a Marcella Ferrari e Alessia Salerno e con la collaborazione e il supporto della famiglia di Rinaldi, per portare la sua creazione privata nel pubblico, per ricordare un caro amico attraverso il distillato di ciò che rimane di una vita. Eseguiti ad acquarello su marmo e a matita, pennarello e acquarello su carta, questi disegni si presentano prevalen- temente come rami su cui si intrecciano ori, foglie e forme biomorfe, che ad un primo sguardo non si riconduco agli organi del corpo umano: cuore, polmoni, intestino, pancre- as, reni, fegato, e che suscitano, invece, quello stupore che si avverte guardando le oriture delle piante da frutto in primavera, come, per esempio, quelle dei ciliegi giappone- si, quando rimaniamo ammirati davanti al ciclo riprodutti- vo della natura che con estrema velocità produce bellezza e velocemente si spegne, dopo aver prodotto una nuova vita, i frutti, che arriveranno in estate. Con la stessa velocità le cellule tumorali attaccano i nostri organi interni e, modi candone la loro forma con delle in orescenze impreviste a crescita esponenziale, li trasfor- mano e ne minano la funzionalità, talvolta in maniera irreversibile. Partendo dalla sua esperienza personale, Rinaldi elabora queste immagini nei quattro marmi esposti in mostra come fessero reperti archeologici, oggetti apotropaici per arredare piccole edicole poste agli angoli delle strade oppure essere incastonati nelle pareti delle case, da dove sprigionano energie magiche in grado di proteggerci dai male ci esterni o alle quali ci possiamo rivolgere nei momenti di cili. Nella loro eleganza, ci ricordano anche le decorazioni vegetali delle pitture murali romane e della loro conse- guente elaborazione rinascimentale e settecentesca. O ancora si avvicinano ai disegni di Le Corbusier o Amédée Ozenfant quando nel 1920 fondano la rivista e il movimen- to artistico “L’esprit nouveau”, che Rinaldi ben conosceva, tanto che le forme astratte dell’architetto e dell’artista degli anni venti dello scorso secolo riverberano in alcuni disegni a matita su carta, che partendo dall’anatomia tentano di ridurre gli organi a forme astratte, pure, semplici e che poi Pier Vincenzo Rinaldi, Senza Titolo , 2014, Matita e matita colorata su carta, 6x8,8cm Pier Vincenzo Rinaldi, Il peso del vuoto , 2014, matita su carta, 11,4x16,5cm In orescenze Tumore: - botanica: In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle piante; - medicina: alterazione o processo morboso di un organo che si manifesta con un aumento del suo volume, oppure, in accezione più speci ca, formazione che si produce in un tessuto in seguito a una proliferazione cellulare a sviluppo per lo più illimitato e a struttura profondamente aberran- te . Enciclopedia Treccani online 13

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