MARIO CONSIGLIO - OSTILE ALLO STILE
6 Frank Stella “Hiragla Variation I”, 1969 Mario Consiglio “Target”, 2004 Permane la lycra e scompare il vinile, rivelatosi unmateriale troppo delicato, in quanto tende col tempo a perdere la sua lucentezza, prerogativa indispensabile, per cui viene ora concettualmente sostituito dalla cangianza delle vernici micalizzate, ispirate alle ali delle farfalle, che cambiano colore in base al punto di vista dal quale le osserviamo. Fu tra i primi ad usarle in ambito artistico, in quanto perfetta- mente confacenti all’idea di intersecare l’arte alla musica. Ecco che i cerchi dei target, sviluppati in diverse tinte e dimensioni, corrispondono a studiate variazioni ritmiche e sonore. Non è un caso che, soprattutto nei pezzi in cui permane l’imbottito in gommapiuma, vi sia un evidente riferimento ai woofer delle casse, attraverso i quali i lavori di Consiglio suonano: “Si suonano, è così…quando un lavoro funziona suona… ogni tonalità ha un suono… li guardo e la mia mente suona con loro. È il concetto della composi- zione, i materiali diventano note che nell’insieme vanno a formare l’opera”. While the use of lycra remains, vinyl disappears due to its delicate nature, which leads to a loss of its essential shine over time. This crucial attribute is conceptually replaced by the iridescent qualities of pearlescent paints, inspired by the changing colors of butter y wings, which shift with the observer's viewpoint. Mario was among the pioneers in adopting these materials in the artistic context, as they perfectly align with the idea of intersecting art with music. Here, the circles of the targets, developed in various shades and sizes, correspond to carefully crafted rhythmic and auditory variations. Signi cantly, especially in the pieces where foampadding remains, there is an obvious allusion to the woofers of speakers, through which Consiglio's works resonate: “They resonate, it's like that... when a work functions, it resonates... every hue has a sound... I look at them, and my mind resonates with them. It's the concept of composition; the materials become notes that, together, form the artwork”. Chi nel 2005 ha avuto la fortuna di visitare “Targets”, la mostra che lo celebrò presso Palazzo della Penna a Perugia, ha assistito ad uno spettacolo meraviglioso che riassume- va, con un taglio elegante e monumentale, tutto ciò che abbiamo visto e “ascoltato” sino ad ora. The Coloured, the White, the Black, the Red, and the Target’s Room. Cinque stanze cromaticamente distinte, ognuna delle quali de niva un preciso stato percettivo, che favoriva la contaminazione dei sensi: vedere i suoni e sentire i colori. Il valore aggiunto, di questa rappresenta- zione, fu la l’anteprima di: “Serendip”, un visionario video digitale, ( gata pazzesca) in cui le morbide forme dell’arti- sta, grazie all’eccezionale abilità gra ca del designer Cristia- no Cesolari, si animano in uide trasformazioni, che ne ripercorrono l’immaginario iconico, ritmate magistralmen- te, dai galvanizzanti bassi della musica techno di Claudio Coccoluto. Those fortunate enough to visit Targets, the exhibition celebrating him at Palazzo della Penna in Perugia in 2005, witnessed a marvelous spectacle that elegantly and monu- mentally encapsulated everything we have seen and ‘heard’ so far. The Coloured, The White, The Black, The Red, and The Target's Room. Five chromatically distinct rooms, each de ning a precise perceptual state, fostering cross-sensory contamination: ‘seeing’ sounds and ‘hearing’ colors. The added value of this presentation was the preview of Seren- dip, a visionary digital video (absolutely mind-blowing) in which the artist's soft forms, thanks to the exceptional graphic skill of designer Cristiano Cesolari, come to life in uid transformations that revisit his iconic imagery, master- fully synchronized with the galvanizing bass of Claudio Coccoluto's techno music.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjU1NDQ=