GIUSEPPE GRADELLA

La distanza in fotografia è un concetto affascinante che va ben oltre la semplice misurazione tra la fotocamera e il soggetto. Essa intreccia la tecnica con la filosofia, influenzando profondamente la narrazione visiva e la nostra percezione del mondo. Tecnicamente, la distanza in fotografia si manifesta attraverso la lunghezza focale dell'obiettivo e l’intervallo che separa la fotocamera dal soggetto. Filosoficamente, la distanza in fotografia assume significati più articolati. Lo spazio scelto dal fotografo, ad esempio, può suggerire un approccio più oggettivo e distaccato o più intimo e coinvolto. Un ritratto ravvicinato, infatti, può trasmettere vulnerabilità, mentre una veduta panoramica può suggerire solitudine. La distanza può, inoltre, rappresentare la relazione tra il fotografo e il soggetto, o tra il soggetto e il suo ambiente. Ma anche riflettere l'intenzione del fotografo, il suo punto di vista sul mondo e su ciò che sta fotografando. A livello etico, poi, l’intervallo tra il fotografo ed il suo soggetto assume una dimensione cruciale. E la sua scelta può comunicare rispetto e curiosità o, al contrario, invadenza. L’impostazione del rapporto spaziale di una scena può veicolare l’interpretazione dell’osservatore, guidando la sua attenzione e le sue emozioni. Ed emotiva è proprio quella distanza che si crea, secondo Roland Barthes, attraverso un elemento che sfugge alla codifica, che non è immediatamente intenzionale, e da cui il punctum emerge. In sintesi, la distanza in fotografia è un elemento compositivo potente e dai molteplici aspetti. Non è solo una questione tecnica di misurazione, ma un atto creativo e concettuale che modella il significato dell'immagine, influenzandone la percezione e la comprensione. Giuseppe Gradella è un fotografo italiano con uno stile distintivo e riconoscibile, che spazia dal ritratto alla fotografia di moda e fine art, con incursioni anche nell'architettura. Una delle caratteristiche più evidenti della sua visione è la creazione di atmosfere quasi sospese, oniriche. Le sue immagini spesso evocano la pittura, in particolare quella rinascimentale e fiamminga, sia per la composizione che per l'uso della luce e delle ombre. C'è una sensazione di sospensione, spaziale e temporale, nelle sue opere. LA DISTANZA NECESSARIA - Un'indagine sulla relazione tra soggetto e fotografo nell'opera di GiuseppeGradella.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjU1NDQ=